venerdì 14 ottobre 2011

CI SIAMO TRASFERITI

FINALMENTE IL TRASFERIMENTO è TERMINATO!

abbiamo ancora un pò di lavoro da fare, ma parecchio materiale è on line.

www.cornizzolonocava.com

mercoledì 12 ottobre 2011

mercoledì 5 ottobre 2011

Giornale di Lecco: intervento

Pubblichiamo l'intervento di un cittadino sul Giornale di Lecco

giovine

NO CAVA

pulizia cartello Civate

Oggi è stato pulito il cartello di Civate contro la costruzione della cava sul Cornizzolo. Era coperto da arbusti e piante varie. A breve le foto.

lunedì 3 ottobre 2011

Articolo Corriere della Sera, 27.09.2010

NoCava Corriere della Sera

Articolo CasateOnLine

Nuovo piano cave

Articolo 3 maggio 2011 - Il Giorno

No cava sul Cornizzolo

Intervento Circoli Legambiente

Articolo

Dalla prima seduta in data 22 u.s.della 1^ Conferenza di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) del nuovo Piano delle Attività Estrattive in provincia di Lecco, presieduta dall'Assessore all'Ambiente Carlo Signorelli e condotta dai tecnici incaricati della stesura del Piano, abbiamo rilevato come il quadro conoscitivo non sia stato condiviso per cui sono necessari approfondimenti e integrazioni, che qui di seguito riassumiamo secondo il nostro punto di osservazione.
a) prospetto che fotografi e metta a confronto la situazione in cui si trova il vecchio piano rispetto ai recuperi e riqualificazioni, ai quantitativi estratti con loro destinazione e ancora da estrarre;
b) fabbisogni provinciali secondo precalcolate esigenze riferite all'opportunità di utilizzo delle risorse esistenti, allo sviluppo socioeconomico, al censimento dei volumi residenziali e produttivi realizzati e non utilizzati, alle previsioni di nuove costruzioni contenute nei PGT;
c) ricadute paesaggistiche in generale e in particolare per il paesaggio lacuale (vedi Moregallo, Mossini ecc) dove non si deve fare riferimento solo al D.Lgs.42/04 e s.m.i. ma alle tavole e ai contenuti relativi alla tutela dei paesaggi dei laghi come ulteriore integrazione ed approfondimento introdotti dal PPR 2008;
d) elencazione e descrizione dei SIC, ZPS e Riserve naturali non all'interno dei giacimenti potenzialmente sfruttabili, questi ultimi non indicati nel documento di Scoping, ma citati verbalmente durante la Conferenza sopraccitata dal dr.geologo Balistreri, giacimenti ipotizzati che con sorpresa sono risultati simili alle localizzazioni contenute nelle richieste dei cavatori riportate nelle 17 schede nel sito della Provincia, come se il Piano Cave venisse impostato dagli operatori del settore.
In tale scenario non ancora ben definito dove il processo di elaborazione del Rapporto Ambientale da parte dell'Autorità procedente d'intesa con l'Autorità Competente VAS con le informazioni previste dalla Direttiva 2001/42/CE è completamente sconosciuto, appare sconcertante che delle 17 schede con le richieste dei cavatori apparse sul sito della Provincia, ben 15 risultino AMMISSIBILI PREVIO APPROFONDIMENTI.
Questo giudizio non appare riferito alla regolarità e legittimità della domanda (richiedere è lecito) ma al merito della richiesta tanto che nella scheda N°.p.3 -Moregallo 2 appare NON AMMISSIBILE con la seguente motivazione: " Non si ritiene ammissibile un ulteriore ampliamento dell'attività estrattiva, soprattutto in ragione alla modalità di estrazione in sotterraneo".
Con simile significato riservato al termine ammissibile, vorrebbe dire che sul Cornizzolo invece si darebbe via libera ad una pesante escavazione in galleria, così come sarebbe concesso una ulteriore escavazione in Valle Oscura sotto le "mentite spoglie" di "recupero ambientale"?. Motivazione che per una volta ha permesso nel recente passato di eludere i vincoli esistenti in quel settore di Parco, ma la cui riproposizione giustificata come recupero ambientale "aumenterebbe i volumi estraibili" (vedi scheda N°1.4).
E' evidente quindi che il metodo seguito con la predisposizione delle schede produce "pregiudizi" sugli sviluppi della VAS, sia perché il gruppo tecnico incaricato della stesura del Piano è lo stesso che dovrà elaborare il Rapporto Ambientale e sia perché l'Autorità Competente per la VAS , d'intesa con l'Autorità Procedente, deve formulare alla luce della proposta di Piano e del Rapporto Ambientale il parere motivato, presupposto per la prosecuzione del procedimento di approvazione del Piano.
Dopo questi primi passi con le espressioni di ammissibilità o meno c'è ancora spazio per una corretta funzione dell'Autorità Competente e dei presentatori di osservazioni?
In considerazione delle perplessità e dubbi di legittimità sopra esposti, come Circoli Legambiente della Provincia di Lecco chiediamo che vengano annullate le 17 schede presentate e che siano riproposte senza l'espressione di alcun giudizio. Chiediamo inoltre che venga individuato un nuovo gruppo tecnico, che dovrà elaborare il Rapporto Ambientale, differente da quello che ha l' incarico di stendere il Piano Cave.
Distinti saluti.
Lecco 29 settembre 2011
I Circoli di Legambiente della Provincia di Lecco

Intervento Società Escursionisti Civatesi

Pubblichiamo con piacere l'intervento della Società Escursionisti Civatesi

Intervento S.E.C.

Piano Cave - Proposte e Suggerimenti S.E.C

Sito web: www.escursionisticivatesi.it

E-mail : info@escursionisticivatesi.it

Civate, 23 maggio 2011

All’Amministrazione Provinciale di lecco:

Presidente, Assessore al territorio,

al Settore Ambiente ed Ecologia – Servizio Difesa del Suolo

Corso Matteotti,3

23900 Lecco

Oggetto : OSSERVAZIONI PRELIMINARI ALLA PROCEDURA PER IL NUOVO PIANO CAVE

L’associazione Società Escursionisti Civatesi espone le proprie considerazioni riguardo al Nuovo Piano Cave provinciale intendendo evidenziare per quali motivi la nostra associazione chieda l’esclusione dal Piano Cave in formazione delle aree individuate come ambito estrattivo (“Scheda 7.1- Civate ex cava Borima”), localizzate sul monte Cornizzolo.

Innanzitutto la nostra montagna non deve essere osservata solo dal punto di vista geomorfologico e paesaggistico, peraltro di gran pregio, ma anche in relazione a tutti i valori che riassume: cultura, tradizioni, modelli sociali, gestione del territorio proprio.

Essa è cioè parte integrante della struttura e dell’organizzazione sociale dei paesi alle sue pendici. Attorno ad essa gravitano associazioni con molteplici scopi, le quali, grazie agli elementi ambientali, culturali, alle produzioni tipiche locali, coniugati con lo sviluppo e le tecnologie della sua gente, migliorano la vita dei suoi abitanti.

L’associazione da anni si adopera per garantire un miglioramento del servizio offerto ai suoi fruitori delle attività proposte, iniziative che sarebbero indiscutibilmente ostacolate dalla presenza ingombrante di una cava.

Gli ambiti che l’associazione sostiene sono molteplici e tutti egualmente meritevoli di tutela, in quanto manifestazione della volontà dei suoi abitanti di vivere e di usufruire del territorio così per come si presenta, senza modificarlo, anzi tutelando tutto ciò che già ci offre.

Il profitto derivante da un’attività estrattiva è di gran lunga meno importante del guadagno che si può trarre dalla vita associativa a cui il monte dà spazio, ed è perciò importante che la montagna continui a rappresentare un punto di incontro e di aggregazione.

Molte sono state le iniziative sostenute in passato, e il nostro obiettivo è quello di continuarle, mantenerle e svilupparle.

Eccole:

Difesa del territorio

Primario è l’interesse nostro verso la difesa del territorio, che si presenta di per sé evidentemente ricco di elementi preziosi a livello nazionale. I soci della nostra associazione sono progressivamente aumentati numericamente: dagli iniziali 20 soci contiamo ormai più di 200 membri che prestano regolare servizio di volontariato al rifugio Marisa Consigliere sito sulla cima del monte Cornizzolo e a tutela e bella fruizione della nostra montagna per tutti i cittadini che vi si avventurano.

Ambiente

Nell’ambito delle attività a sostegno dell’ambiente specifico del Cornizzolo sono state costituite squadre antincendio e di manutenzione ordinaria e straordinaria dei sentieri. Tra le diverse operazioni loro effettuate annoveriamo il ripristino di sorgenti già esistenti, al fine di una fruizione dell’acqua come bene prezioso e pubblico per tutti i passanti, la pulizia regolare e puntuale dei boschi e dei torrenti e il pronto intervento nelle manifestazioni in montagna come gare in montagna, marce , raduni, manifestazioni di gruppi specifici.

Iniziative culturali

L’associazione inoltre sostiene iniziative culturali e didattiche promosse dalle varie scuole della cintura e della regione. Infatti, su questa montagna si svolgono serate di approfondimento in materia di astronomia, durante le quali, oltre all’osservazione della volta celeste viene approfondita la conoscenza del pianeta Terra e dell’Universo.

Con l’aiuto poi dell’Ersaf viene messa in luce la peculiarità geomorfologica di questa montagna, geotopo unico in tutto l’arco prealpino, alpino e montano di tutta Italia: il Cornizzolo, con le sue formazioni geologiche (formazione a Conchodon e stratificazione multipla carbonatica, selcifera, gneiss), suscita l’interesse non solo di curiosi, ma anche di appassionati, studenti universitari, docenti di scienze della terra.

Attività sociali

Il nostro rifugio Marisa Consigliere offre strutture che consentono la fruizione del monte anche da parte di persone normalmente escluse (disabili, anziani con problemi di resistenza fisica, bambini, giovani disagiati). Con mezzi di trasporto autorizzati messi a disposizione dall’associazione stessa, anche queste categorie possono raggiungere la tranquillità che connota il monte e godere di ciò che la natura ha da offrire. I soci stessi si mettono così a disposizione di realtà spesso emarginate prestando loro attenzione sostenendole materialmente e psicologicamente e offrendo un servizio e una disponibilità diretta verso i nostri fruitori.

Ambito storico/religioso

Per valorizzare anche l’ambito storico / religioso sosteniamo il “Gir di Sant”, percorso simbolico che riscopre numerose architetture di rilevanza culturale e religiosa realizzate dalle popolazioni contadine locali, testimonianza forte della sacralità che si è sedimentata sul territorio da parte dei suoi abitanti.

Le dedicazioni sacre coprono un lasso di tempo che si estende dai culti dell’epoca precristiana (fons sacer, sass preguda, sass del popp, sassi coppellati) fino al periodo Cristiano con la massima espressione religiosa, architettonica ed artistica nell’abbazia di S.Pietro al Monte.

Questo percorso, che si svolge a piedi lungo un itinerario di interesse anche storico per la qualità delle opere e dei segni lasciati nel tempo e suggestivo per la bellezza dei panorami, si snoda attorno al Cornizzolo, (l’antico monte Pedale) partendo, se si vuole, da ciascuna delle varie località dei comuni che lo circondano.

La fatica che il percorso a piedi comporta intende riscoprire la natura e le atmosfere che tanto hanno ispirato nelle antiche genti del Lario il senso di sacralità verso questi luoghi e che tanto ne hanno nutrito lo spirito.

Ripercorrere questi sentieri significa anche ristabilire con l’ambiente una sintonia e un rapporto di rispetto, non di sfruttamento: l’uomo per ritrovare se stesso ha bisogno di uno spazio in cui la natura prevalga e lo permei.

Turismo

In ambito turistico sono molte le iniziative che si promuovono su questo monte: la fiaccolata di Natale, i raduni Alpini, gli anniversari, richiamano persone da ogni parte del territorio. La nostra associazione peraltro, per ottimizzare in qualunque momento la fruizione del nostro monte, dal 2006 ha installato un sistema di Webcam che offre servizio meteo con la possibilità anche di visualizzare immagini dal nostro rifugio nelle immediate vicinanze della cima del Cornizzolo, in visione diurna e notturna, con la creazione di filmati che mostrano in modo accelerato il cambiamento del paesaggio durante le stagioni e gli anni.

Tutti i servizi sopra elencati sono garantiti esclusivamente grazie alla disponibilità e alla passione dei nostri volontari con l’obiettivo di estendere la fruizione del monte al maggior numero di persone con la piena soddisfazione degli escursionisti come nostro obiettivo associativo.

La presenza di un sito di escavazione sul crinale della montagna non si limiterebbe ad alterare irrimediabilmente l’aspetto naturalistico del monte e tutto l’ecosistema che lo avvolge, ma comporterebbe anche un danno sociale grande e grave in quanto ostacolerebbe gran parte delle attività che la nostra associazione porta avanti che hanno come denominatore comune continuo la valorizzazione del territorio in cui viviamo.

Nella speranza che le nostre istanze preliminari vengano tenute nella debita considerazione, auguri di buono e proficuo lavoro a favore di tutta la nostra comunità provinciale e porgiamo distinti saluti.

In fede

Il presidente Sec

Emanuele Sandionigi

Cartina area interessata scavo

Piano Cave: ecco cosa prevede

Copio ed incollo dal sito della Provincia di Lecco:

Documento ufficiale

SOGGETTO PROPONENTE: ditta Holcim.
SINTESI DEI CONTENUTI DELL'OSSERVAZIONE PROPOSTA
La ditta Holcim (Italia) S.p.a. è titolare di un cementificio situato in comune di Merone (CO), che si fornisce di marna da cemento dalle miniere di Brenno, Rio Gambaione e Lisso, mentre si fornisce di calcare dalla sola Cava Valle Oscura. Considerato che le riserve esistenti nella cava Valle Oscura soddisfano circa il 20% del fabbisogno calcareo sino al 2016, la ditta propone l'inserimento di un nuovo ambito estrattivo per lo sfruttamento della risorsa 7.1 posta in Comune di Civate. La proposta prevede l'estrazione di 20.000.000 di tonnellate nel ventennio, pari a circa 8.000.000 mc di calcare in un giacimento da individuare nella risorsa 7.1 "Civate".

ANALISI E PRIME CONSIDERAZIONI
LA ditta Holcim (Italia) S.p.a. è titolare di una miniera posta in Comune di Cesana Brianza che si inserisce a breve distanza dall'ambito estrattivo individuato dalla stessa ditta, interno alla Risorsa 7.1 Civate. La ditta propone due possibili modalità di coltivazione del giacimento: l'escavazione a cielo aperto, con valutazione di tutte le possibili soluzioni per limitare l'impatto paesistico e l'adozione di opportune tecniche di scavo del materiale per ridurre gli impatti ambietali con particolare riferimento alle emissioni o, in alternativa, l'escavazione in sotterraneo con il sistema di coltivazione a camere e pilastri, collegando l'ambito estrattivo alla miniera tramite un nastro trasportatore in galleria. La superficie topografica della Risorsa 7.1 è posta mediamente intorno ai 950m s.l.m., mentre quella della miniera si attesta sui 450m s.l.m.. Sviluppando l'estrazione a più piani la ditta prevede di realizzare camere aventi altezze di 60m e larghezze massime di 30m. Il materiale estratto dalle camere sarà scaricato in un fornello alla cui base sarà presente un frantoio ed il nastro trasportatore che convoglierà il materiale alla vicina miniera.

In vincoli presenti sull'area sono a seguito riassunti.

Fiumi: art. 142 comma cD.Lgs 42/04 (i fiumi, i torrenti, i corsi d'acqua iscritti negli elenchi previsti dal testo unico delle disposizioni di legge sulle acqua ed impianti elettrici, approvato con regio decreto 11 dicembre 1933, n° 1775, e le relative sponde o piedi degli argini per una fascia di 150metri ciascuna).

Boschi: art. 142 comma g D.Lgs 42/04 (i territori coperti da foreste e da boschi, ancorchè percorsi o danneggiati dal fuoco, e quelli sottoposti a vincolo di rimboschimento).

P.L.I.S. (San Pietro al Monte - San Tommaso) Parchi locali di interesse sovracomunale L.R. 86 del 30/11/2003
Vincoli Idrogeologici R.D. 3267/23 art.7

Chi siamo

Buongiorno,
siamo gli INDIGNADOS NO CAVA. Vogliamo combattere contro lo sfruttamento vergognoso del Cornizzolo.

Non vogliamo nuovi "buchi" nelle nostre montagne, non vogliamo cave (sul Cornizzolo) ne ora ne mai!
Ci batteremo con tutte le forze per farsì che il nuovo piano cave (per la parte che riguarda il Cornizzolo), assurdo, non venga approvato.
State sintonizzati...


ORA E SEMPRE NO CAVA!!!